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martedì 12 aprile 2011

Vademecum per i Soci (IMPORTANTISSIMO)

BASTA POCO PER TRASFORMARE IL SOGNO IN UN INCUBO!



Questo vademecum nasce dall'esigenza di dover spiegare determinati punti, oscuri a qualcuno.


Comprare casa non è certo una scelta che facciamo tutti i giorni. E non è sicuramente un “acquisto d’impulso”. Eppure passiamo molto più tempo a valutare le caratteristiche tecniche di un’automobile o un telefonino, che a decidere uno degli investimenti più importanti della nostra vita: acquistare la propria casa.


Scegliamo in base al prezzo, posizione e rifiniture. Non chiediamo quasi nulla in merito alla qualità dell’immobile che andremo ad abitare.


In genere le sorprese (quelle cattive, s’intende) non tardano ad arrivare. Dopo pochi mesi che abitiamo la nostra agognata casetta ci accorgiamo che:



  • le pareti sono praticamente inutili, sentiamo tutto quello che succede nell’appartamento a fianco o quello che succede in strada (scarsissimo isolamento acustico dell’abitazione);

  • alla prima bolletta del gas ci accorgiamo che, pur avendo tenuto sott’occhio i consumi, la spesa è altissima e gli ambienti si raffreddano presto (elevate dispersioni termiche dell’edificio).

  • l’umidità comincia a lasciare brutti segni e gli impianti cominciano a dare problemi.

Eppure ci aveva assicurato che era tutto a posto! Evidentemente non abbiamo fatto bene i conti prima e ora, correre ai ripari, costerà il triplo della cifra spesa.


Qualità della casa = qualità della vita!


Quando scegliamo un vestito, un telefono o un’automobile passiamo molto tempo ad analizzarne tutte le caratteristiche, anche confrontando tanti diversi modelli e possibilità. Quando scegliamo una casa, invece, solitamente guardiamo il prezzo, la posizione e le finiture estetiche, senza sapere nulla dei materiali utilizzati, dei sistemi costruttivi e degli impianti che rendono un’immobile diverso da un altro. Anche considerando che l’investimento è ben diverso, perché ci comportiamo diversamente? Informarsi è fondamentale, anche perché le case stanno cambiando! Oggi, infatti, puoi scegliere di vivere in una casa “evoluta”, realizzata utilizzando materiali innovativi e non nocivi per la salute, progettate per garantire il risparmio energetico, l’isolamento acustico e con sistemi di gestione di aria e acqua che garantiscono la salute e il comfort. Non sono certo “dettagli”! Noi ti aiutiamo a capire quali caratteristiche ha una casa di qualità, che farà la differenza per il tuo portafoglio… e per la tua qualità della vita!


L’impiantistica di nuova generazione è il frutto dell’integrazione di più sistemi che ottengono migliori prestazioni e il massimo risparmio energetico. Il risparmio medio annuo nel consumo di energia può arrivare, infatti, anche al 55% a seconda della tipologia di impianto, con un abbattimento delle emissioni di CO2 fino al 45%. Grazie al ridotto consumo energetico aumenta la classe energetica dell’abitazione e il valore dell’immobile.


Chi vende una casa, da luglio 2009, deve allegare all'atto di compravendita il certificato energetico dell'edificio. Questa tipologia di certificazione attesta il consumo dell'immobile. La casa, come gli elettrodomestici, avrà una targhetta che indica con una lettera dell'alfabeto, da A a G, le classi di consumo. E' ovvio che una casa in classe A è una costruzione ad alta efficienza energetica, quindi meno consumi e un netto risparmio in bolletta. Se si scende già in classe D o addirittura G (situazione tipica per molte case del patrimoni edilizio italiano anni 50) forse sarebbe meglio non comprare! Il concetto di “casa certificata” è un concetto relativamente recente. Il valore di un immobile certificato in classe “A” e “B” (praticamente solo case nuove) è mediamente superiore del 20/25% rispetto alla media degli immobili che si trovano in classe “E” e “F” (consumi energetici molto più elevati).Sempre più spesso sentiamo parlare di “casa di qualità” e “benessere abitativo”. Non basta che la casa abbia i muri e l’arredo per essere tale?


RICORDA che la casa è un bisogno primario. Vivere in una casa costruita con materiali salubri, senza umidità, poco rumorosa, riscaldata e ventilata a temperatura costante, è un vantaggio per la nostra salute e per il nostro portafogli! Le case non sono tutte uguali! Quando decidiamo di investire in una casa, dovremmo chiedere informazioni specifiche sui materiali utilizzati, i sistemi costruttivi e gli isolanti utilizzati nella progettazione. Sono questi gli elementi che distinguono una casa di qualità da una delle tante “case tirate su alla meno peggio”. La differenza è tangibile ed è data dal benessere ambientale, ovvero l’insieme degli scambi di calore nell’ambiente casa caratterizzati da: temperatura, irraggiamento termico, umidità e movimento dell’aria, che determinano il comfort e quindi anche il nostro benessere psico – fisico. La temperatura dell’ambiente non deve subire repentine variazioni, indipendentemente dalla condizioni climatiche esterne. Il corpo umano risente molto delle escursioni termiche ed è per questo che ci ammaliamo spesso. La casa e gli impianti, devono essere progettati per garantire il miglior comfort termico e benessere ambientale. In genere la "fascia del benessere" si attesta intorno a una temperatura che si aggira tra i 18°C e i 24°C ed umidità relativa tra il 30% ed il 70%. Le diverse esperienze catastrofiche in case poco “confortevoli” insegnano che: se il tasso di umidità è alto, anche il benessere ambientale è compromesso, con conseguenze poco trascurabili per la salute; considerato che l’umidità dell’edificio dipende da come è stato costruito, bisogna conoscere la tipologia di materiali che garantiscono un ottimo isolante termico e hanno caratteristiche di buona traspirabilità.


Ecco un breve vademecum per orientarsi tra i materiali delle case di qualità: - Le vernici, gli isolanti e i materiali ecologici per pareti, pavimentazioni e infissi, non contengono in genere materiali chimici con mercurio, piombo e amianto. - Materiali naturalmente ecologici sono: il legno, i mattoni e forati in fibra di legno mineralizzata, mattoni e forati da costruzione in terra cruda; - Gli intonaci e gli isolanti a calce e in argilla sono naturali e salubri, tra questi ricordiamo: malte a calce, isolanti termici ed acustici in fibra di legno o lana di vetro, isolanti termici ed acustici in fibra di legno mineralizzata o lana di vetro, isolanti termici ed acustici in varie fibre naturali che vanno dalla canapa, al sughero, alla lana di pecora. - Esistono poi una serie prodotti contro il deterioramento biologico dei materiali: impregnanti antimuffa naturali, sali di boro, battericidi naturali per muri infestati da muffe. Qualche consiglio anche per gli impianti: - preferire impianti che consentono di gestire il ricambio dell’aria di un ambiente con l’esterno. Sono consigliate condotte di ventilazione forzata, collegate con gli ambienti interni da aspiratori e da diffusori. In alternativa posso essere installati scambiatori di calore: in inverno l’aria che esce riscalda quella che entra, mentre d’estate avviene l’inverso.


Le case consumano come le automobili. E a conti fatti anche tanto. Abbiamo chiesto all’architetto esperto in tema di bioclimatica ed edifici evoluti, di spiegarci termini quali ”bilancio termico” della casa e “edificio impianto” per capire il valore aggiunto degli edifici di nuova generazione.


D. Sappiamo quanto consuma la nostra macchina per chilometri percorsi. Lei sa quanto consuma la sua casa per mantenerla calda in inverno e fresca d’estate? M. Il consumo della Casa Passiva è sotto i 15 kWh/mq anno (unità convenzionale nel campo della termotecnica). Per le case tradizionali è oltre i 160 kWh/mq anno (corrispondente ad un valore di oltre 16 litri di gasolio/mq anno), per cui è semplice capire la differenza.


D. Cosa si intende per “edificio impianto”? M. Quando si progetta un “edificio impianto” viene data massima importanza a caratteristiche e qualità dell’involucro edilizio, in termini di componenti e qualità dei materiali, orientamento dell’edificio rispetto all’asse solare e si cerca la massima simbiosi fra edificio e ambiente circostante (utilizzando tecnologie come la geotermia, il fotovoltaico, ecc. e tecniche costruttive come l’ipogeo).


D. Ci descrive in breve cos’è il “bilancio termico” di un edificio e perché è così importante conoscerne i dati prima di acquistare un immobile? M. E’ importante perché il bilancio termico misura il fabbisogno di energia di un edificio, in funzione delle caratteristiche di difesa dei suoi materiali da costruzione ed in funzione della dispersione termica/volumica degli stessi (parametro Cd). Bisognerebbe, a questo proposito, capire perché in Italia si è legiferato, in termini di fabbisogno energetico (FEN), solo in funzione del sistema impiantistico e non in funzione del sistema costruttivo.


D. Quali sono i reali vantaggi di un “edificio impianto” rispetto ad una casa tradizionale? M. Il principale vantaggio di un “edificio impianto” è che si può concepire, con adeguate tecnologie, un edificio a bassissimo fabbisogno (intorno ai 15 kWh/mq anno), definibile come edificio passivo o autosufficiente sotto il profilo energetico. Di conseguenza, un sostanziale risparmio economico per il proprietario e una garanzia di qualità edilizia dell’immobile.


D. Qual è la reale applicabilità del “modello edificio impianto” su una casa residenziale di medie dimensioni? M. Esistono tecniche, nonché un approccio progettuale, definibili come retrofit (miglioramento delle potenzialità dell’edificio esistente) ma bisogna fare un attento studio di fattibilità, dove si devono verificare i costi e la convenienza economica delle operazioni necessarie. L’alternativa è la demolizione e ricostruzione dell’edificio, che in molti casi è la cosa migliore da fare.


D. Possiamo chiederle anche il confronto tra i costi, e i tempi di ammortamento dell’investimento, per l’acquisto di un “edificio impianto” e una casa tradizionale? M. Il confronto è definibile in termini percentuali, nel senso che, i costi necessari per una “casa-edificio impianto” possono raggiungere un incremento dei costi tra il 20% e il 30% rispetto all’acquisto di un edificio o di una casa tradizionale (termine troppo generico, che non considera le caratteristiche costruttive, i materiali, l’anno di costruzione dell’edificio, ecc.). Si deve, però, considerare il risparmio energetico nel tempo e l’ammortamento di questa differenza di costi che, con il continuo sviluppo delle tecnologie in questo settore, oggi non va oltre i dieci anni. Il vantaggio consiste, quindi, nel fatto che - per l’intera durata della vita dell’edificio (a cui viene fatta una buona manutenzione) - si ha un saldo dei consumi energetici estremamente positivo.


Consumi e classi energetiche degli edifici, perchè conviene investire in un edificio classificato in A o B.


La casa in classe A consuma pochissimo! E la differenza la fanno gli impianti di alta efficienza energetica, la ventilazione meccanica controllata così come l'isolamento termico dell’involucro edilizio della casa. D. Sappiamo quanto consuma la nostra macchina per chilometri percorsi. Lei sa quanto consuma la sua casa per mantenerla calda in inverno e fresca d’estate? W.Il consumo di carburante di una macchina, lo possiamo apprendere da due fonti: (1) Ogni produttore di automobili fornisce all’acquirente un libretto con dei dati tecnici, tra cui anche il consumo medio ogni 100 km (o i chilometri che si possono mediamente percorrere con 1 litro di carburante); se la macchina è nuova, possiamo fidarci di queste indicazioni. Il consumo medio delle automobili più vecchie può però divergere sensibilmente da questo dato iniziale. (2) In quest’ultimo caso si possono contare i chilometri percorsi in un anno e la spesa sostenuta per il carburante consumato nello stesso anno (Euro). Questa spesa divisa per il prezzo medio dell’anno di un litro (Euro/Euro/litro) di carburante ci dà i litri consumati. I litri consumati divisi per i chilometri e moltiplicato per 100 ci dà i litri consumati ogni 100 km. Lo stesso ragionamento vale in principio anche per i consumo d’energia di una casa, cioè per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. Dal 1° luglio 2009, il venditore di un immobile deve fornire all’acquirente un Attestato di Certificazione Energetica (dal 1° luglio 2010 obbligatorio anche per gli affitti immobiliari). Questo attestato indica il consumo energetico dell’immobile in questione. Per facilitare le cose per l’acquirente o l’inquilino in affitto, gli immobili sono suddivisi in categorie energetiche (dalla categoria A a quella G, come lo conosciamo già per i frigoriferi, ecc.). La categoria A è quella energeticamente più efficiente, quella G è la categoria peggiore. Il consumo energetico è normalizzato ed è espresso in chilowattora ogni metro quadrato riscaldato e anno (kWh/(m2 a). Riportiamo brevemente le singole categorie e i loro consumi normalizzati:


A < 30 kWh/(m2 a) B < 50 kWh/(m2 a) C < 70 kWh/(m2 a) D < 90 kWh/(m2 a) E < 120 kWh/(m2 a) F < 160 kWh/(m2 a) G > 160 kWh/(m2 a)


Gli immobili della categoria A consumano quindi meno di un quinto di quelli della categoria G. Bisogna però tenere conto che si tratta di un calcolo teorico dei consumi energetici che si basa su determinate caratteristiche fisiche dell’immobile e contempla solo l’energia consumata per il riscaldamento invernale e la produzione di acqua calda sanitaria (non include l’energia – normalmente elettrica – del raffrescamento estivo).


D. Quanto si risparmia in un anno, sulle bollette dell’energia, in una casa progettata per il contenimento dei consumi rispetto ad un edificio “tradizionale”? Oggi, la maggior parte degli edifici italiani corrisponde ancora alle categorie F e G. Presumendo che la propria casa appartenga a una di queste due categorie, è considerando la maggiore efficienza energetica degli immobili della categoria A è facile rendersi conto di quanto si possa risparmiare conferendo alla propria casa le necessarie qualità o acquistando una nuova casa che possiede già queste qualità. Una casa in classe A dovrebbe consumare l’80 per cento in meno di una della categoria F o G. Nella stessa grandezza dovrebbero essere anche i risparmi ottenibili; ma attenzione: il fabbisogno energetico è normalizzato (kWh/(m2 a). Se mi trasferisco da una piccola casa di categoria F o G in una grande casa di categoria A non posso aspettarmi di consumare solo un quinto di quello che ho consumato finora.


D. Quali sono gli aspetti tecnici da tenere in considerazione per valutare il benessere abitativo di una casa? Il risparmio energetico in una casa si ottiene con tre misure: l’isolamento termico dell’involucro edilizio della stessa, una ventilazione meccanica controllata e con impianti di alta efficienza energetica.



  • L’isolamento termico dell’involucro edilizio della casa è la misura più importante, perché riduce gli scambi termici tra esterno e interno, rallenta in inverno la dispersione del calore prodotto dall’impianto di riscaldamento e, in estate, protegge l’interno da spiacevoli surriscaldamenti. L’isolamento termico è quindi utile sia in inverno che in estate; inoltre è la misura più economica rispetto all’installazione di impianti energetici ad alta efficienza e ha una durata di vita di almeno 30 anni, mentre quella degli impianti è di circa 15 anni. Con un buon isolamento termico si risparmia combustibile (caldaia) in inverno ed elettricità (climatizzatore) in estate. Con i risparmi così ottenuti, i soldi spesi per l’isolamento termico ritornano in pochi (5-7) anni.

  • E’ da ricordare che anche le finestre fanno parte dell’involucro edilizio della casa e pertanto anche queste dovrebbero avere pregi termici maggiori di quelle normali. Le proprietà termiche riguardano i vetri, il telaio e anche il modo in cui le finestre sono montate. Le finestre dovrebbero essere inoltre dotate di schermature che consentano di regolare la luce del sole e conseguentemente anche gli apporti energetici solari. Le finestre sono molto importanti per il benessere abitativo che si sente in una casa, perché in inverno sono le superfici più fredde, cioè quelle che danno più fastidio. Molto calore si perde in inverno quando si aprono le finestre per procurare agli ambienti il necessario ricambio d’aria. In estate invece, quando le finestre sono aperte, penetra aria molto calda e si crea la necessità di espellere il calore, magari con il climatizzatore. Per questo motivo, tutte le case ad alta efficienza energetica possiedono un impianto di ventilazione controllata che provvede, lentamente e costantemente, al necessario ricambio d’aria, senza creare fastidi come correnti e rumori. In certi casi, per esempio negli edifici passivi che hanno un fabbisogno termico normalizzato di 15 kWh(m2 a), l’impianto di ventilazione assume anche una funzione di riscaldamento e di raffrescamento; quindi non si ha bisogno di uno speciale impianto di riscaldamento e di raffrescamento.

  • In una casa ad alta efficienza energetica (categoria A) anche gli impianti devono essere energeticamente molto efficienti. Per esempio, la caldaia dovrebbe essere “a condensazione” che recupera anche il calore dai gas uscenti e un impianto di ventilazione dovrebbe essere dotato di ventilatori ad alta efficienza energetica. Ad alta efficienza dovrebbero essere inoltre tutti gli elettrodomestici, pompe e apparecchiature.

D. Impiantistica: quali le migliori soluzioni per evitare la dispersione del calore e mantenere l’ambiente sano? Vedi paragrafo precedente: impianto di ventilazione meccanica controllata. Il fattore più importante per il benessere fisico in un ambiente confinato è la qualità dell’aria. Un impianto di ventilazione meccanica controllata procura il necessario ricambio d’aria ed è dotato di diversi filtri che trattengono le polveri e il polline contenuti nell’aria esterna. L’aria fornita agli ambienti interni è pertanto più salubre di quella esterna, ma solo se viene regolarmente eseguita la manutenzione l’impianto e il periodico cambio dei filtri.


D. Comfort interno della casa. In che misura possono essere utili gli impianti per il ricircolo dell’aria condizionata? Il ricircolo dell’aria dovrebbe essere categoricamente proibito. Questo vuol dire che l’aria fresca in entrata non deve essere, neanche parzialmente, mischiata con quella esausta in uscita allo scopo di recuperare una parte del calore. Per il recupero di calore esistono e sono in uso scambiatori di calore che conferiscono il calore contenuto nell’aria in uscita all’aria in entrata senza mettere questi flussi a diretto contatto.


Efficienza energetica degli edifici: regolamenti edilizi sempre più severi con le norme per le costruzioni di qualità.


I regolamenti edilizi presi in esame per garantire la qualità del costruito prevedono:


<!--[if !supportLists]-->· <!--[endif]--> l’obbligo dell’isolamento igrotermico dell’involucro edilizio (capacità della struttura di garantire il minimo dispendio energetico), norme che promuovano la copertura verde e dello spessore delle pareti perimetrali: il 77% dei 705 provvedimenti esaminati contengono tale prescrizione;


<!--[if !supportLists]-->· <!--[endif]-->l’obbligo di prevedere una quota di produzione di energia attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaici e/o di provvedere ad una percentuale definita di acqua calda mediante l’installazione del solare termico. Meno frequenti i provvedimenti che promuovono il ricorso all’eolico e alle biomasse. Complessivamente, l’area delle fonti rinnovabili è contemplata nel 72% dei Regolamenti analizzati;


<!--[if !supportLists]-->· <!--[endif]-->risparmio idrico ed al recupero delle acque piovane, si tratta del 65% dei Comuni che hanno risposto alla rilevazione che rappresentano il 4,4% dei Comuni italiani.


Molte regioni del Nord Italia hanno già delle leggi specifiche che obbligano chi costruisce a dotare gli immobili di certificazione energetica e promuovono l’uso di fonti rinnovabili. Nel Centro Italia pare essere molto più sentita l’esigenza di dotare le costruzioni di fonti rinnovabili. Al Sud prevalgono solo indicazioni di massima in merito alla produzione di energia da fonti rinnovabili, solo la Puglia – regione da sempre capolinea per lo sviluppo sostenibile del territorio – ha legiferato in materia di costruzioni ad alta efficienza energetica.


Il riscaldamento della casa è una delle voci di spesa più importanti tra i costi di gestione della casa. Ottimizzare la spesa e garantirsi comunque un certo comfort termico non è impossibile. <!--[if !supportLineBreakNewLine]--> <!--[endif]-->



giovedì 7 aprile 2011

Aggiornamento Foto 07 Aprile 2011

Particolare del fissaggio, all'interno del muro, dei telai della Porta Blindata
Particolare montaggi dei Telai Infissi DeCarlo
Particolare montaggi dei Telai Infissi DeCarlo
Canna Fumaria Locali Commerciali
Montaggio Telai Infissi DeCarlo
Montaggio Telai Infissi DeCarlo
Particolare Tubi in Rame per l'Acqua Calda
Particolare dell'Impianto Idrico
Particolare del fissaggio, all'interno del muro, dei telai della Porta Blindata
Particolare del fissaggio, all'interno del muro, dei telai della Porta Blindata
Particolare del fissaggio, all'interno del muro, dei telai della Porta Blindata
Il telaio della Porta Viene prima fissato con dei ferri e delle staffe all'interno delle murature e poi cementato
Particolare ben visibile del montaggio di questo telaio Porta Blindata


Preparazione Base Silos Intonaco
Foto Fissaggio Telai Porte Blindate (ingresso Alloggi)
Foto Fissaggio Telai Porte Blindate (ingresso Alloggi)



Preparazione della Base per i Silos Intonaco
Particolare riempimento in cemento dei Telai delle Porte a Scomparsa
Particolare riempimento in cemento dei Telai delle Porte a Scomparsa
Particolare riempimento in cemento dei Telai delle Porte a Scomparsa
Particolare riempimento in cemento dei Telai delle Porte a Scomparsa




Impianto Idrico posizionato sul Terrazzo




Isover utilizzato per Isolamento Canna Caldaia Riscaldamento




Armatura Solaio sopra Rampa Auto



Impianto Tubi Acqua Terrazzo



Arrivo in Cantiere del Materiale per isolare il Terrazzo
Solaio a copertura della Rampa Auto
Impresa al controllo dei lavori
Fine getto Solaio sopra Rampa Auto
Foto Solaio sopra Rampa Auto

Tecnici al controllo (Arch. Giovanni Paparella - Arch. Spiridione Talamo)
Particolare delle murature a chiusura dei tubi in facciata
Foto di Cantiere
Striscione GEO-MIX - Massetto alleggerito TERMOACUSTICO- prossimamente foto e dettagli







Arrivo in Cantiere del tappetino Isolante della CIR Fonicpav 3500




Cappello per Bordi Terrazzo

Arrivo in Cantiere Silos INTONACO MALVIN - INTOMALTE s.p.a

Piazzamento Silos Intonaco MALVIN- INTOMALTE s.p.a
Impianto Elettrico Vano Scala
Particolare Rampa Box
Isolamento Terrazzo

Arrivo in Cantiere del Termo Intonaco della MALVIN- INTOMALTE s.p.a


Preparazione Impianto Solare Termico (All'interno dei Vani Tecnici)
Isolamento Solaio Terrazzo (1° posa in opera del materiale Isolante dello spessore di 10 cm)
Notasi lo spessore dell'isolante che copre interamente la Tubazione
Particolare della quantità di Cemento Alleggerito che si posa sopra all'isolante

Spessore del materiale Isolante